Gli Eurasia recensiti sulla rivista web americana Exposè
Ringraziamo la rivista web americana Exposè http://expose.org/index.php e in particolar modo Peter Thelen per la recensione molto generosa del nostro disco “ilmondoarovescio” qui di seguito la traduzione e per chi vuole può visionare l’originale al seguente link:http://expose.org/…/articles/display/eurasia-ilmondoarovesc…
Eurasia è un quintetto (+ ospiti) di musicisti esperti che provengono dal Piemonte nel nord-ovest dell’Italia, il cui album d’ esordio è il “Ilmondoarovescio” (che significa “il mondo a testa in giù”). Tra i dieci brani dell’album, ogni membro dà il 200%, il risultato è un’incredibile combinazione di potenza, idee originali di composizione e arrangiamenti eccezionali, che riuniscono elementi rock, jazz-rock, con tocchi pop, folk e avant -garde, tutti in uno stile rispettoso di rock progressivo che li mette a livello con molte delle migliori band italiane che risalgono agli inizi degli anni ’70. Il front man è il cantante Moreno Delsignore, con una straordinaria gamma di suoni e potenza, canta esclusivamente in italiano e occorre ascoltare l’intero album per capire le sue capacità. Il chitarrista Marco Cavallo capisce bene come sostenere un cantante così ,come quando lasciare che le note della chitarra appaiono in soluzioni incredibili, o toccare l’anima dell’ascoltatore con un bel lavoro acustico. Simone Torriano è l’uomo della tastiera, punteggiando sul pianoforte, e con pianoforte elettrico – spesso fornendo suggerimenti del suono Canterbury e numerosi altri suoni della tastiera per dare alla band un suono pieno melodico, c’è molto qui e lo fa bene, sempre . La sezione ritmica del bassista Paolo Cagnoni e del batterista Diego Marzi hanno un gustoso modo di dare a tutte le canzoni esattamente ciò di cui hanno bisogno, sia come supporto di fondo che come parte dell’arrangiamento. L’apertura della traccia due “Fatti i Fatti Tuoi” illustra le competenze della sezione ritmica. I musicisti ospiti forniscono tastiere aggiuntive, tromba, anche un quartetto d’archi sul brano di chiusura “Sorano Tamoto”. Gli Eurasia dimostrano la capacità di miscelare tutti questi diversi elementi nel proprio suono, senza intoppi e allo stesso tempo non suonando come qualcun’ altro là fuori.