Il disco degli Eurasia sul nuovo numero di iO Pages in Olanda!
Sebbene Ilmondoarovescio sia l’album di debutto, difficilmente i cinque musicisti degli Eurasia si potrebbero definire dei novellini, con un’età media di cinquant’anni e con esperienza in innumerevoli band specializzate in tutti i tipi di stili. Non sorprende quindi che le dieci canzoni presentate siano solide e complete con una sicurezza che irrompe fuori dagli altoparlanti. Dalle prime note è chiaro anche per suonare quale genere si siano uniti questi italiani. Le composizioni rock guidate, in cui il cantante Moreno Delsignore fonde il misterioso di Andrea Chimenti con il tormento di Peter Hammill, vale a dire con un vero jazz rock. In particolare ciò che si può ascoltare è simile a lavori di Allan Holdsworth su LP come I.O.U, Road Games e Metal Fatigue che hanno indubbiamente influenzato i ‘ragazzi in grigio’. Questa ipotesi è rafforzata dalle melodie vocali e dalla recitazione intrecciata e dalle insolite composizioni del chitarrista Marco Cavallo che, nonostante il suo background come hard rocker, preferisce essere uno Holdsworthiano. Bassista e produttore Paolo Cagnoni è anche un virtuoso nel suo campo solista, mentre con il batterista Diego Marzi forma un tandem di ritmo stretto, oscillante e inventivo. Il tastierista Simone Torriano suona principalmente sul suo Hammond B3 e Fender Rhodes qualche assolo ed in accompagnamento è oscillante e minaccioso. Gli accenti sinfonici sono forniti da alcuni tastieristi ospiti e un quartetto d’archi, mentre con la tromba l’espressivo e terrificante Bispensiero dà un carico jazzy. I membri del gruppo sono alfine affascinati dalla Canterbury Scene, che si riflette nelle performance vocali alla Robert Wyatt in il Fantasma del Tiranno e nel lavoro efficace del piano elettrico.
L’influenza asiatica che il nome del gruppo suggerisce, è rivelato solo nel brano rock giapponese di chiusura Sorano Tamoto, ma anche senza questo brano outsider il gruppo dà il mix di canto appassionato e avventure chitarristiche virtuose.
Gli Eurasia si ritagliano uno status all’interno della scena prog.
Rene YELEMA