Eurasia in the BlowUp commentary of July-August by Piergiorgio Pardo
Progressive
Plurima Mundi
Percorsi – cd – Open Theatre – 5t – 41:40
Eurasia
Ilmondoarovescio – cd – Banksville – 10t – 57:00
Furious Georgie
Sono Mama – cd – Tone Deaf – 13t – 37:00
Syncage
Unlike here – cd – Bad Elephant Music – 10t – 68:35
Una messe di uscite di prog italiano si materializza a soddisfare gli appetiti dei sempre più numerosi appassionati del genere. Un crocevia ideale tra Wolf, Gathering e Renaissance sono i Plurima Mundi, guidati dal virtuosismo elettrico del violino da un’espressiva vocalità al femminile, in un racconto lungo dalle atmosfere mid-seventies che va dall’epico all’intimista. Molto originale la proposta degli Eurasia, che si muove sui territori del jazz-rock e del Rock In Opposition, con ricercati testi in italiano sposati ad un apparato strumentale di grande raffinatezza, coraggio ed impatto. Un progetto da tenere d’occhio, in quanto passibile di crescere nel tempo, soprattutto ove si smorzi una certa tendenza all’eccesso, che d’altronde, è persino banale dirlo, fa un po’ parte del gioco. Furious Georgie (aka Giorgio Trombino) è nella sua Palermo un musicista molto attivo in numerosi progetti (ricordiamo almeno gli Elevators to the Grateful Sky). In questo suo secondo disco attinge al Canterbury ironico e deviante di Kevin Ayers, a Barrett, persino al glam progressive di ritorno di un Bobby Conn. Ne viene fuori un variopinto psyche-prog cantautorale che rischia davvero di fare proseliti. I più particolari del lotto vengono però da Vicenza e sono giovanissimi: si chiamano Syncage. “Unlike Here” è un album sorprendente, che pesca da una eterogeneità di linguaggi miracolosamente padroneggiata con gusto sopraffino e tecnica mirabile: il cantautorato jazzy-prog di Jakko Jakskyz e i King Crimson math rock altezza”Vroom”, il metal-prog, il folk-rock, il sinfonismo, il blues acustico, la fusion di Jean Luc Ponty, il meta-prog dei Gentle Giant, la teatralità dei VDGG, i Radiohead di “Amnesiac”, i primi Porcupine Tree. La vocalità del leader ed autore Matteo Nicolin va ben oltre il carisma dell’impressionante virtuosismo che la caratterizza e si fa avvincente sostanza espressiva. Insieme a the Winstons, Ant Lions e Sycamore Age, cui possono essere accostati per attitudine, tra le più interessanti di rock italiano degli ultimi anni, progressive e non. (8) pieno ai Syncage, (7/8) a Furious Georgie, (7) con stima agli altri.
Piergiorgio PARDO